MONTALE - L’acqua del torrente Agna scorre tranquilla, guardandola oggi è difficile immaginare cosa due anni fa questa abbia fatto invadendo aziende, campi, abitazioni.
Allargando lo sguardo, gli argini portano i segni di quei giorni; nell’area industriale di Montale e nella frazione di Stazione la vita sembra essere completamente tornata alla normalità, ma andando più vicino si possono vedere ancora ferite non rimarginate, visibili nel fango ancora attaccato a macchinari fermi o al segno lasciato sui muri, monito del livello raggiunto dall’acqua, dai detriti e dal fango entrato in ogni luogo.
Alcune aziende nel frattempo hanno chiuso o si sono trasferite, altre ancora hanno scelto di restare, spesso tra mille difficoltà, all’ombra di quel torrente oggi tranquillo ma che fa sempre un po’ paura.
Non lontano, in via Alfieri, nei pressi della stazione, non sembra esserci traccia di quello che è stato, le ferite sono quelle impresse nel cuore degli abitanti, con la paura che riaffiora ogni volta che la pioggia scende più intensa.
			        
						







