PISTOIA - Un’ondata di furti ha colpito in soli due giorni diverse parrocchie della Diocesi di Pistoia, da Valdibrana a Capostrada, passando per quelle di Belvedere, San Biagio, Piuvica, Quarrata e Torri, ma anche alcune chiese di Pescia ne sono state vittime.
A denunciare l’accaduto è la stessa Diocesi. Il bottino sono state pissidi, calici ma anche il denaro delle offerte.
Un quadro che secondo la Diocesi non si configura come di episodi isolati, ma come un vero e proprio raid ben pianificato.
Se molti tabernacoli sono stati manomessi, non si registrano azioni dirette a profanare l’Eucaristia; fatti che hanno ferito profondamente le comunità di fedeli.
Dei furti si stanno occupando i Carabinieri che hanno raccolto le prime testimonianze e stanno lavorando per ricostruire la dinamica degli episodi e individuare i responsabili. La diocesi ha quindi espresso gratitudine alle forze dell’ordine per la professionalità e l’impegno con cui stanno operando a tutela delle comunità ecclesiali e dell’intero territorio.
Su quanto accaduto è quindi intervenuto direttamente il vescovo Fusto Tardelli con un messaggio di vicinanza alle parrocchie.
«Pur non trattandosi di furti a sfondo sacrilego, bisogna purtroppo rilevare che molti tabernacoli sono stati oggetto di profanazioni. Si tratta di episodi che richiamano tutti alla necessità di custodire con attenzione i luoghi di culto e di sostenere, con spirito di corresponsabilità, la vita delle comunità cristiane. Siamo di fronte a un fatto grave e inedito, che deve far riflettere tutti e richiamare alla necessità di una vigilanza più attenta sui nostri luoghi sacri».
Alle parole del Vescovo si sono aggiunte quelle del direttore dell’Ufficio liturgico, don Alessio Bartolini, che ha richiamato con forza la necessità di una vigilanza attiva e di una risposta spirituale da parte dei fedeli.
Furti nella chiese. Il vescovo: tutelare luoghi di culto
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