PISTOIA E PROVINCIA - Nel caso una guerra coinvolgesse il tuo paese cosa ti preoccuperebbe di più?
Oppure …
… se vuoi la pace, preparati alla guerra. Sei d’accordo?
E ancora … Se il mio paese entrasse in guerra mi sentirei responsabile e se servisse mi arruolerei. Quanto sei d’accordo con questa affermazione?
Queste sono alcune delle domande presenti all’interno del questionario proposto dall’AGIA, l’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, ai ragazzi e alle ragazze fra i 14 e i 18 anni.
L’obbiettivo, come si legge nella presentazione della consultazione sul sito dell’agenzia, è conoscere come i giovani si informano sulla guerra; quali emozioni provano davanti ai conflitti e qual è il pensiero sul ruolo della loro generazione nella costruzione della pace.
In provincia di Pistoia il questionario è arrivato all’interno di alcune scuole, Licei ed Istituti superiori. Fra questi il Liceo Forteguerri.
Da noi contattata la dirigente, la professoressa Annalisa Fattori, ha chiarito che studenti, famiglie e personale scolastico sono stati informati attraverso una circolare della possibilità di compilare un questionario del garante per l’adolescenza. La compilazione era volontaria, non somministrata a scuola né dai docenti, né da chiunque altro, e garantita in forma anonima. “Ciò evidenzia – ha ribadito la dirigente – che l’iniziativa non rientra nelle attività didattiche obbligatorie, ma era un’opportunità individuale.”
Non sono comunque mancate le polemiche e i dubbi sull’opportunità di proporre un questionario con queste tematiche in un momento in cui si torna a parlare di reintrodurre la leva militare obbligatoria
A proposito, il 68% degli adolescenti intervistati dichiara di non voler combattere se l’Italia entrasse in guerra.
Il campione provvisorio conta 4.000 risposte; alcune degli istituti superiori stanno tutt’ora valutando se proporlo ai propri studenti oppure no. Altri ancora non ne sono stati informati








