PESCIA - C’è un legame silenzioso e profondo che unisce la storia d’Italia e la memoria individuale al profumo degli agrumi. Dalle distese del Sud Italia fino al vaso sul balcone di città, ogni frutto racchiude un sapere tramandato di generazione in generazione. È questa traccia, tra sapori e tradizioni, al centro de “Il viaggio degli agrumi in Italia”, il nuovo libro firmato da Paola Fanucci e Alberto Tintori, presentato sabato scorso all’interno dei Vivai Oscar Tintori di Pescia. L’opera si presenta come un atlante storico-pratico che esplora l’influenza multiforme di aranci, limoni e cedri sulla cultura italiana. La prima sezione del volume è dedicata alla ricchezza del patrimonio agrumicolo regionale. Si tratta di una vera e propria mappa delle cultivar storiche autoctone, che esplora le varietà che hanno plasmato il paesaggio e l’economia locale. Dalle iconiche arance rosse di Sicilia ai profumatissimi limoni di Sorrento. Il volume si rivolge anche a chi vuole portare un angolo di Mediterraneo in casa. La seconda parte, intitolata “Cura e pratica: la coltivazione in vaso”, si trasforma in una guida essenziale per gli amanti del verde urbano. Gli autori forniscono istruzioni chiare e semplici su come curare gli agrumi in vaso. L’opera di Fanucci e Tintori celebra così la presenza degli agrumi in Italia, non solo come elemento agricolo, ma come vera e propria radice della nostra identità culturale e sensoriale
Un viaggio fra gli agrumi in Italia, il nuovo libro
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