PISTOIA - Lo spostamento degli ultimi migranti da Vicofaro ha rappresentato la chiusura di un capitolo nella storia della parrocchia pistoiese dove, negli ultimi dieci anni sono stati accolte tantissime persone. Una chiusura di un capitolo che, come ha spiegato don Cristiano D’Angelo, vicario del vescovo Tardelli, ha fatto seguito l’apertura di un altro, la “svolta – ha detto il sacerdote – è arrivata con il lavoro di questi mesi, con l’ausilio di tutti in primo luogo della Diocesi, di don Massimo e la parrocchia, cercando di trovare nuove strutture dove proseguire i lavoro di accoglienza e integrazione in numeri più piccoli”.
Solo nell’ultima settimana sono stati oltre 120 i migranti spostati verso le strutture aperte dalla stessa Diocesi su tutto il territorio provinciale, sistemati in gruppi più piccoli dove, ha spiegato don Cristiano, sono seguiti da personale specializzato a seconda dei bisogni.
A Vicofaro oggi rimangono in terra suppellettili, brandelli di vestiti, oggetti rotti. I locali della canonica sono invece chiusi, in attesa, come ha annunciato la Diocesi, di lavori di riqualificazione. Resta aperta la chiesa di Santa Maria Maggiore, di cui è parroco don Massimo Biancalani.