PISTOIA - “Microchippate i vostri gatti, è un gesto d’amore verso di loro”.
E’ l’appello che è stato lanciato dall’Enpa di Pistoia. In Italia sono circa due milioni e mezzo i gatti randagi mentre non si conoscono i dati di quelli smarriti dai proprietari e che non fanno più ritorno a casa. Se per i cani in Toscana il tatuaggio o il microchip come mezzo di identificazione sono divenuti oramai prassi, per i gatti così spesso non è, benché dal 2023 sia in vigore l’obbligo, sia in caso di vendita che di cessione. L’Enpa di Pistoia ha così rilanciato il proprio appello ai proprietari per dotare di microchip i propri mici. L’utilità di questo sistema è stata confermata dalla storia di Amedeo, gatto che recuperato a Quarrata, è stato affidato ad una famiglia della collina pistoiese da dove è poi fuggito. Le ricerche, con volantini, foto trappole e via sociale, hanno consentito di ritrovarlo dai volontari dell’Enpa, circa un mese dopo a Chiesina Montalese. La certezza dell’identificazione è arrivata proprio grazie al microchip, cui era stato dotato al momento del primo recupero.








