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A seguito di una complessa attività d’indagine, la Guardia di Finanza di Pistoia ha individuato e denunciato alla locale Autorità Giudiziaria una donna di origini italiane di 38 anni, residente ad Agliana, dipendente della filiale pistoiese di una nota compagnia di assicurazione ed investimento (la società estranea ai fatti) che, approfittando del rapporto di consulenza finanziaria e dello stato di vulnerabilità di una donna anziana (che recentemente aveva perso il coniuge) e del figlio, anch’esso ritenuto un soggetto fragile, dopo averne guadagnato la loro fiducia… aveva sottratto ingenti quantitativi di denaro ai due malcapitati.
Le indagini hanno evidenziato come la “pseudo consulente”, dopo essere entrata in possesso delle loro carte bancarie, avesse proceduto a sistematici e sconsiderati prelievi di denaro contante per poi convincere mamma e figlio ad effettuare dei disinvestimenti con il pretesto di utilizzare la relativa provvista in prodotti più remunerativi.
L’attività investigativa ha svelato come, in un breve lasso temporale (18 mesi circa), il patrimonio dell’anziana signora e del figlio invalido era stato di fatto quasi del tutto azzerato.
La Procura ha quindi richiesto il sequestro preventivo nei confronti dell’indagata di beni per circa 100mila euro (abitazione, conti correnti e gioielli); una somma che dovrebbe corrispondere al valore delle somme illecitamente carpite.
Le indagini hanno evidenziato come la “pseudo consulente”, dopo essere entrata in possesso delle loro carte bancarie, avesse proceduto a sistematici e sconsiderati prelievi di denaro contante per poi convincere mamma e figlio ad effettuare dei disinvestimenti con il pretesto di utilizzare la relativa provvista in prodotti più remunerativi.
L’attività investigativa ha svelato come, in un breve lasso temporale (18 mesi circa), il patrimonio dell’anziana signora e del figlio invalido era stato di fatto quasi del tutto azzerato.
La Procura ha quindi richiesto il sequestro preventivo nei confronti dell’indagata di beni per circa 100mila euro (abitazione, conti correnti e gioielli); una somma che dovrebbe corrispondere al valore delle somme illecitamente carpite.