Ci sono volute 8 ore ai Carabinieri per risolvere positivamente la vicenda che ha visto un uomo barricato in casa con intenti suicidi in località Pozzarello, nel comune di Monsummano Terme.
Grazie all’intervento di personale specializzato dell’Arma, infatti, un 47enne italiano, con disturbi a livello psichiatrico, è stato immobilizzato e affidato alle cure dei sanitari.
La vicenda, che risale alla giornata di ieri, ha avuto inizio nella mattinata quando all'1.1.2 è giunta la segnalazione che l’uomo, dopo il decesso per cause naturali della madre 84enne, si era barricato in casa non permettendo l’ingresso ai familiari e al medico per gli atti relativi alla costatazione della morte.
Sul posto sono giunti i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Pistoia, della Compagnia di Montecatini, della stazione di Monsummano, coordinati dal Comandante Provinciale Col. Stanislao Nacca.
I militari hanno trovato una situazione difficile con una tensione altissima poichè l'uomo, disperato, stava minacciando di tagliarsi la gola con un coltello in caso di un intervento.
A quel punto è entrato in azione il negoziatore dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pistoia che, per 7 ore, utilizzando diversi metodi di approccio, ha condotto un’estenuante trattativa.
In aiuto c'era anche un “team” della Squadra Operativa di Supporto del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” con sede a Firenze.
Sono stati proprio quest'ultimi ad entrare in azione e ad immobilizzare il soggetto utilizzando la pistola ad impulsi elettrici (il Taser X2).
L’uomo, che prima dell’intervento dei militari si era inferto due ferite alla spalla e al petto con un coltello da cucina, è stato immediatamente soccorso dal personale sanitario e trasportato presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia.
Le autorità competenti hanno emesso nei confronti dell’uomo un trattamento “Aso" (Accertamento Sanitario Obbligatorio).