MONTECATINI TERME - Dal 9 agosto è ufficiale. Gettare rifiuti dal finestrino dell’auto costa caro. Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 116, il Governo ha deciso di usare il pugno di ferro contro chi abbandona spazzatura dai veicoli, con un giro di vite sulle sanzioni e l’introduzione di nuovi, e più efficaci, strumenti per identificare i trasgressori. La “tolleranza zero” è motivata da tre ragioni principali:
la sicurezza stradale: un oggetto lanciato dall’auto può causare incidenti, mettendo a rischio in particolare motociclisti e altri conducenti.
La tutela ambientale: i rifiuti inquinano il suolo e le acque, ostruendo tombini e contribuendo al dissesto idrogeologico.
La prevenzione sanitaria: l’immondizia abbandonata attira animali infestanti e può trasformarsi in un focolaio di malattie.
La novità più rilevante, prevista dalla modifica dell’articolo 15 del Codice della Strada, è l’utilizzo delle immagini di videosorveglianza. Se prima era necessario cogliere in flagrante il trasgressore, ora basterà un semplice fotogramma, proveniente da telecamere pubbliche o private, in cui sia visibile la targa per far scattare la sanzione.
Le pene variano in base alla gravità del gesto:
per i piccoli rifiuti, mozziconi di sigaretta, fazzoletti o scontrini, la multa può arrivare fino a 1.188 euro.
Per gli oggetti pericolosi: l’abbandono di lattine, bottiglie di vetro o sacchetti la sanzione varia da 1.500 a 18.000 euro, con la possibilità di avviare un procedimento penale.
Se i rifiuti sono abbandonati in aree di particolare pregio ambientale o se il gesto mette a rischio la salute pubblica, si rischia la reclusione da 6 mesi a 7 anni. Nei casi più gravi, oltre alle multe, i trasgressori rischiano la sospensione della patente fino a 6 mesi. Il veicolo utilizzato per l’illecito può inoltre essere confiscato, misura applicata in particolare ai mezzi aziendali. In questo caso, il datore di lavoro può essere accusato di omessa vigilanza e rischiare anni di carcere, oltre alla confisca del mezzo, se non dimostra la sua estraneità ai fatti. Anche il proprietario del veicolo, se diverso dal conducente, rischia sanzioni se non prova di non essere coinvolto.