QUARRATA - Salvatore Blandino sarebbe stato ucciso dopo una colluttazione.
Dagli esami di laboratorio, quelli medico legali e quelli genetici, stanno arrivando nuovi elementi utili alla Procura per ricostruire nel dettaglio cosa è accaduto il 22 giugno scorso, probabile data dell’omicidio, nella casa di via della Repubblica a Quarrata, dove abitava il 70enne. Omicidio, del quale è accusato il figlio GIuseppe, 42 anni, in custodia cautelare nel carcere di Santa Caterina in Brana.
Dall’autopsia sono emersi dettagli sulla possibile dinamica del delitto: il pensionato sarebbe stato ucciso con più colpi sferrati con un’arma da taglio (forse un coltello, ma ancora l’oggetto non è stato trovato); prima alcuni fendenti al petto, non letali, poi uno alla gola, che avrebbe reciso la giugulare e avrebbe causato la morte dell’uomo e prodotto gli schizzi di sangue trovati dai Carabinieri sulle pareti dell’abitazione.
Prima il 70enne avrebbe provato a difendersi, si pensa pertanto che vi sia stata una colluttazione.
Nel giro di poche ore dalla morte poi, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’omicida avrebbe cercato di pulire le più evidenti tracce di sangue dal pavimento dell’appartamento. Poi avrebbe caricato il corpo del padre sul furgone di un conoscente e lo avrebbe sepolto in via Branaccia a Ferruccia di Agliana, vicino al capannone dove lavorava come fabbro e dove negli ultimi tempi pare vivesse. Sul mezzo è stata infatti trovata una macchia di sangue, che le analisi hanno confermato appartenere a Salvatore Blandino.
L’esame genetico sul Dna ha inoltre accertato che il cadavere trovato martedì scorso in via Branaccia sia proprio quello del 70enne. Circostanza che gli inquirenti non avevano mai messo in dubbio, essendo stato trovato proprio attraverso precise ricerche dei Carabinieri di Quarrata tramite l’incrocio delle celle telefoniche e l’ausilio di droni e cani molecolari. Ora però c’è anche è arrivata anche certezza scientifica.
Il corpo dell’uomo è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, ma sarà questione di pochi giorni e poi sarà restituito alla famiglia (il 70enne aveva due sorelle, una a Prato, l’altra ad Agrigento) per i funerali.
Omicidio Blandino, prima la colluttazione, poi le coltellate
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