PISTOIA - Erano le prime luci dell’alba del 3 settembre 2024 quando 80 poliziotti impiegati tra Questura, Commissariati distaccati e diversi reparti specializzati misero a segno una vasta operazione antidroga, che permise di ricostruire un’ attività di traffico e spaccio di cocaina tra le province di Pistoia, Pisa, Prato, Livorno e Perugia.
18 in tutto le persone coinvolte, di nazionalità italiana e albanese, accusate in concorso tra loro, di traffico, detenzione di stupefacenti e anche possesso di armi, una delle quali considerata una vera e propria arma da guerra, realizzata combinando insieme e modificando pezzi di scacciacani.
Adesso gli imputati sono arrivati davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Pistoia. In aula il pubblico ministero Leonardo De Gaudio, che ha coordinato le indagini. Per molti di loro si è giunti alla definizione delle posizioni:
da un anno e mezzo agli oltre 4 anni di reclusione la pena per 7 degli imputati che hanno scelto il patteggiamento.
2 i riti abbreviati. In entrambi i casi le condanne sono state di un anno e alcuni mesi di reclusione.
2 le assoluzioni.
Per altri 5 il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio e affronteranno dunque il processo ordinario, che inizierà ad ottobre.
Operazione antidroga, condanne e patteggiamenti
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