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Condanne fino a 6 anni di carcere per le 11 persone ritenute responsabili di oltre 3000 cessioni di cocaina (prevalentemente in Valdinievole) e legate anche al fenomeno dell’occupazione di vari alberghi sfitti a Montecatini.
Il processo che le vedeva imputate si è chiuso questo pomeriggio con la condanna a 6 anni e 10 mesi di carcere per un 27enne marocchino, a 3 anni per un connazionale 25enne, a oltre 2 anni per un 31enne del Gambia, diversi patteggiamenti a pene minori e alcune espulsioni dal territorio nazionale.
I carabinieri della Stazione di Pescia, guidati dal Comandante Francesco Marraccini, avviarono l’indagine dopo la morte di una ragazza 29enne marchigiana, ma residente in Valdinievole, che poche ore prima di sentirsi male aveva assunto una dose di cocaina.
Il presunto pusher fu trovato (un italiano di 24 anni residente a Pescia) e con lui fu scoperta una rete di altri spacciatori, in diversi casi pregiudicati.
La 29enne si sentì male la sera del 18 giugno 2023, fu ricoverata all’ospedale di Pescia, poi a Careggi, dove fu operata, ma pochi giorni dopo, il 24 giugno, morì per un’emorragia.
In realtà una perizia disposta dal tribunale di Pistoia ha mostrato come la giovane avesse una malformazione al sistema circolatorio, pertanto per il pusher è caduta l’accusa di “aver provocato la morte in conseguenza di altro reato” ma per lui, come per tutti gli altri imputati, è rimasta quella di spaccio, per la quale ha patteggiato a 1 anno e 4 mesi.
Il processo che le vedeva imputate si è chiuso questo pomeriggio con la condanna a 6 anni e 10 mesi di carcere per un 27enne marocchino, a 3 anni per un connazionale 25enne, a oltre 2 anni per un 31enne del Gambia, diversi patteggiamenti a pene minori e alcune espulsioni dal territorio nazionale.
I carabinieri della Stazione di Pescia, guidati dal Comandante Francesco Marraccini, avviarono l’indagine dopo la morte di una ragazza 29enne marchigiana, ma residente in Valdinievole, che poche ore prima di sentirsi male aveva assunto una dose di cocaina.
Il presunto pusher fu trovato (un italiano di 24 anni residente a Pescia) e con lui fu scoperta una rete di altri spacciatori, in diversi casi pregiudicati.
La 29enne si sentì male la sera del 18 giugno 2023, fu ricoverata all’ospedale di Pescia, poi a Careggi, dove fu operata, ma pochi giorni dopo, il 24 giugno, morì per un’emorragia.
In realtà una perizia disposta dal tribunale di Pistoia ha mostrato come la giovane avesse una malformazione al sistema circolatorio, pertanto per il pusher è caduta l’accusa di “aver provocato la morte in conseguenza di altro reato” ma per lui, come per tutti gli altri imputati, è rimasta quella di spaccio, per la quale ha patteggiato a 1 anno e 4 mesi.
Marta Quilici