VALDINIEVOLE - La Conferenza Zonale dell’Istruzione di venerdì scorso, che ha deliberato gli accorpamenti dei comprensivi di Larciano e Lamporecchio e dei due di Monsummano, ma soprattutto ha dato come indicazione l’accorpamento del Liceo Lorenzini con l’Istituto Agrario Anzillotti, si riunirà nuovamente lunedì mattina, sempre a Montecatini. Un passaggio necessario per apportare alcune correzioni nel verbale uscito dall’assemblea. Un passaggio che però potrebbe ancora modificare le sorti dell’Agraria, salvaguardando così la sua autonomia didattica. A scapito, ovviamente, d altri 2 istituti che dovrebbero costituire il 3° accorpamento così come chiesto dal Governo, e quindi dalla Regione, in virtù delle nuove norme sul dimensionamento scolastico.
Un incontro quello di venerdì che ha lasciato non pochi strascichi soprattutto di natura politica, all’interno del centro sinistra locale, diviso sulle scelte e sulle modalità di riorganizzazione scolastica.
Forti critiche al metodo utilizzato dai sindaci firmatari del documento proposto in assemblea, da parte dei primi cittadini di Larciano, Uzzano, Pieve a Nievole e Pescia. In una nota sottoscritta definiscono il voto di venerdì un “blitz” con scarsa disponibilità al confronto e senza una preventiva condivisione, ignorando – si legge ancora nel documento – le preoccupazioni sull’offerta formativa e il personale scolastico.
Una mossa, ipotizzano Amidei, Cordio, Diolaiuti e Franchi, che dietro ci siano risvolti di politica interna che dovrebbero essere esclusi dalle decisioni sul futuro dell’istruzione pubblica.
I gruppi di minoranza i consiglio a Pescia se la prendono invece col sindaco Franchi, colpevole, secondo loro, di non avere agito per salvaguardare l’autonomia e l’identità di istituti strategici come l’Agraria e il Liceo Lorenzini. Spelletti, del Gruppo Misto, Brizzi, Giurlani e Vassallo, di Pescia Cambia, Mandara di Voltiamo Pagina e Melosi di Fratelli d’Italia, invitano il sindaco Franchi a fare un passo indietro e scegliere il male minore”, ovvero l’accorpamento dei due istituti comprensivi di Pescia
Infine la CGIL parla di inadeguatezza di una certa classe politica nel prendere una decisione il più possibile condivisa e critica il metodo adottato, con l’esclusione dalle decisioni dei sindaci direttamente coinvolti.
A proposito di sindacati, lunedì dalle 14 è previsto un presidio organizzato dalla CGIL, davanti alla prefettura a Firenze contro il dimensionamento scolastico.
I tempi per decidere comunque sono stretti. La provincia deve deliberare entro il 18 novembre dopodiché l’epilogo entro il 30 dello stesso mese con la decisione ultima della Regione Toscana








