Sono stati necessari controlli da parte del Nucleo Cinofilo Antiveleno dei Carabinieri Forestali per cercare le esche avvelenate a seguito del rinvenimento, avvenuto alcuni giorni prima da parte di un cittadino a passeggio con il proprio cane, di alcuni pezzi di carne probabilmente preparati con metaldeide (fitofarmaco usato come lumachicida).
I cani hanno effettuato una perlustrazione dell’area alla ricerca di altri bocconi avvelenati eventualmente presenti.
Lapa, pastore belga, e Mora, labrador nero, sono le specialiste che, condotte dall’appuntato scelto Simona Palmieri del Reparto biodiversità di Follonica, hanno setacciato la zona, grazie alle straordinarie capacità di riconoscere col fiuto le più disparate categorie di veleni maggiormente utilizzati.
Il rilascio nell’ambiente di esche avvelenate è un reato molto grave, possono infatti essere ingerite da animali selvatici ed entrare nella catena alimentare, andando a colpire direttamente o indirettamente volpi, cinghiali ma anche una specie particolarmente protetta come il lupo e animali domestici come i nostri cani o gatti. Questi bocconi avvelenati molto spesso vengono messi proprio per uccidere carnivori selvatici ritenuti nocivi per la piccola fauna (fagiani, lepri).
I Carabinieri Forestali ricordano che lo spargimento dei bocconi avvelenati è un reato grave punito dal codice penale.