PISTOIA - In un fazzoletto di terra – GAZA – dove secondo l’UNICEF, oltre 1.300 bambini sono stati uccisi negli ultimi due mesi e mezzo, dalla fine dell’ultimo cessate il fuoco, il 18 marzo, più di 50.000 sono i minori morti o feriti dall’ottobre 2023, cosa può significare operare come ostetrica?
Lo ha raccontato, in un incontro promosso dal Circolo Arci di Capostrada, dall’Associazione l’Acqua Cheta e da Emergency Pistoia, la dottoressa pistoiese Eleonora Bruni, che tra marzo e aprile scorsi ha prestato servizio per 6 settimane come ostetrica in una clinica di Emergency a Khan Yunis.
Entrata a Gaza durante la tregua, nelle ultime settimane ha vissuto il conflitto attivo.
La dottoressa Bruni, che è coordinatrice e referente dell’area materno-infantile per Emergency, ha operato in altri contesti di guerra, dal Sudan all’Afghanistan: situazioni terribili. Quella di Gaza però è diversa.
Eleonora Bruni, ostetrica da Pistoia a Gaza
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