PISTOIA - Pistoia- Nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Pistoia si è svolta la seconda serata del ciclo “I linguaggi del divino”, un percorso di incontri dedicati alla ricerca dei modi in cui l’uomo contemporaneo può esprimere, vivere e comprendere il mistero della fede.
Protagonisti della serata sono stati i fratelli Lapo e Giulio Vannucci, appartenenti all’Associazione “I Ricostruttori nella Preghiera”, che hanno guidato il pubblico in una profonda riflessione sul tema “L’altro volto della speranza”.
Hanno raccontato la loro esperienza vissuta al Borgo Tutto è Vita, il progetto sorto tra i boschi dell’Appennino toscano, nel Comune di Cantagallo. Qui, tra antichi ruderi rinati grazie al lavoro di una comunità di volontari, Giulio e Lapo hanno raccontato di aver riscoperto la speranza “nelle mani che costruiscono, nella fatica condivisa, nella tenerezza di chi sa prendersi cura della fragilità dell’altro”. Nel Borgo – luogo di accoglienza, di accompagnamento alla vita e alla morte, ma anche di rinascita spirituale – la speranza si fa gesto concreto, fatta di ascolto, servizio e lavoro quotidiano. Attraverso parole, silenzi e momenti di meditazione condivisa, i relatori hanno proposto un viaggio interiore alla scoperta della speranza non come sentimento individuale o astratto, ma come forza comunitaria, radicata nella fraternità e nella relazione. La loro testimonianza ha mostrato come la preghiera, vissuta in un contesto di comunione e ascolto reciproco, possa diventare un’esperienza concreta di trasformazione, capace di aprire nuove vie di impegno, solidarietà e presenza nel mondo.








