PISTOIA - Aldo Piantini è il neopresidente di CNA Pensionati Toscana Centro, eletto in occasione dell’Assemblea quadriennale tenutasi oggi al circolo ARCI di Santomato. Piantini – che sarà coadiuvato da una squadra di 6 dirigenti pensionati – eredita il testimone da Luciano Bartolotti che ha guidato un’Associazione che vanta ormai oltre 10.000 soci pensionati e 8.000 cittadini soci.
Dopo la parte riservata agli associati l’assemblea è proseguita con il convegno “Welfare in Italia: quale futuro? Scenari e proposte”, promosso da CNA Pensionati Toscana Centro, che ha offerto l’occasione per un momento di riflessione e confronto sui temi cruciali del welfare e dell’invecchiamento attivo, con uno sguardo rivolto alle sfide future e alle politiche necessarie per affrontarle.
Ad aprire i lavori è stato il Prof. Andrea Ciarini, sociologo de La Sapienza di Roma, esperto di politiche sociali e del lavoro e sono intervenuti Luigi Nigi, presidente CNA Pensionati Toscana, Mario Pagani, segretario nazionale CNA Pensionati e Claudio Bettazzi, presidente CNA Toscana Centro. A moderare il dibattito, Cinzia Grassi, direttore di CNA Toscana Centro. Presente al convegno anche Marco Niccolai, Presidente Commissione Aree Interne Regione Toscana, Trallori Riccardo capo segreteria dell’Assessorato regionale a Diritti, salute, infrastrutture e transizione digitale guidato da Stefano Ciuoffo e molti rappresentanti del mondo della rappresentanza, istituzionale e del CUPLA.
Nel suo intervento di saluto per il passaggio del testimone il Presidente uscente Luciano Bartolotti ha tracciato un bilancio dei quattro anni di mandato, segnati da sfide complesse come la pandemia e il processo di fusione dell’associazione. Ha ricordato con orgoglio il rafforzamento della rappresentanza istituzionale, la crescita degli associati (passati da 9.552 nel 2020 a 10.488 nel 2024), e l’impegno per l’inclusione digitale e sociale dei pensionati. Bartolotti ha sottolineato l’importanza delle relazioni umane, delle attività culturali e sociali promosse, e ha lanciato un appello a continuare a innovare il sistema di welfare per renderlo più vicino ai bisogni reali delle persone. Ha concluso con un sentito ringraziamento a tutta la comunità CNA per il sostegno ricevuto.
Il neo Presidente eletto Aldo Piantini, nel discorso di insediamento, ha delineato le linee guida del suo mandato, sottolineando la necessità di un nuovo slancio per affrontare le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione, dalla trasformazione digitale e dalle nuove fragilità sociali. Tra le proposte, un modello di welfare più vicino, umano, giusto e partecipato, fondato su quattro pilastri: Welfare di prossimità, che valorizzi il ruolo delle comunità locali; Welfare digitale accessibile, che non escluda chi ha meno dimestichezza con la tecnologia; Welfare intergenerazionale, che favorisca il dialogo tra giovani e anziani; Welfare partecipato, in cui i cittadini siano protagonisti attivi. Piantini ha ribadito l’impegno dell’associazione a essere una “casa aperta” per i pensionati, un punto di riferimento capace di offrire risposte concrete e generare relazioni. Ha inoltre sottolineato il ruolo dei pensionati come risorsa di memoria, competenze e solidarietà, e l’importanza di continuare a essere una voce autorevole nei confronti delle istituzioni.
Il professor Andrea Ciarini ha sottolineato che “i salari, l’occupazione, la situazione nel mondo del lavoro sono tutti elementi che interagiscono con il welfare, c’è un processo di impoverimento che riguarda il ceto medio e le fasce più deboli. Aumenta il rischio povertà anche tra i lavoratori, molti sono a basso reddito rispetto alle medie europee, di contro, il sistema di welfare e le famiglie fanno sempre più fatica a dare risposte a queste esigenze e le famiglie sono oggi il grande ammortizzatore sociale. Tutto questo, in prospettiva produrrà pensioni sempre più basse e a breve avremo migliaia di anziani soli in più. Inoltre, un numero crescente di anziani rinuncia oggi alle cure, o per i costi privati o per le liste di attesa infinite, e questo è un problema molto serio. Ecco perchè il welfare deve cogliere l’opportunità delle risorse del Pnrr per cambiare rotta, bisogna investire sulla rete di continuità assistenziale dei territori e sugli ospedali e bisogna investire per far crescere i servizi territoriali rivolti a questa fascia sempre più importante di popolazione: ecco perché in questo percorso diventa fondamentale un coordinamento tra pubblico e privato per evitare che il welfare diventi un privilegio per pochi , in questo senso, il ruolo delle associazioni di rappresentanza come CNA che è una grande forza sociale di grande rilievo, resta cruciale per costruire le nuove politiche sanitarie e assistenziali e per garantire equità e inclusività”.
Il Presidente di CNA Toscana Centro, Claudio Bettazzi si è congratulato con Aldo Piantini per il prestigioso incarico di Presidente dei Pensionati e ha sottolineato il ruolo centrale di CNA Pensionati nel tutelare oltre 18.000 tra cittadini e pensionati associati, una vastissima platea alla quale CNA si impegna a offrire servizi che assumono un forte valore sociale, soprattutto in un contesto demografico in cui la popolazione anziana è in costante aumento. “CNA Pensionati – ha detto Bettazzi – non è solo un’associazione di categoria, ma è considerata una forza propulsiva per le famiglie e un punto di riferimento per il territorio, un attore sociale fondamentale, impegnato a garantire diritti, dignità e assistenza agli anziani, contribuendo così al benessere dell’intera comunità, garantendo assistenza previdenziale e socio assistenziale attraverso il Patronato Epasa, una presenza capillare sul territorio e servizi accessibili per aiutare tutti a ottenere le prestazioni di cui hanno bisogno”
Luigi Nigi, Presidente CNA Pensionati Toscana ha precisato che “a livello regionale CNA Pensionati in Toscana può raggiungere la quota di oltre 40.000 associati nei prossimi anni e gli andamenti delle dinamiche pensionistiche richiederanno un lavoro puntuale ma molto impegnato che vedrà l’associazione dei pensionati CNA alla testa di questo grande percorso. La questione del debito pubblico del Paese deve trovare un spazio per un’ulteriore riflessione, perché incide sul sistema di welfare enormemente. Una forza sociale del welfare come CNA Pensionati porta avanti politiche attive importanti e impegnative. La sanità e l’assistenza delle strutture territoriali devono per noi essere riempite di servizi, ben organizzati e noi ci batteremo per questo, facendo massa critica con le altre associazioni riunite nel CUPLA. Noi come CNA Pensionati, ad ogni livello, abbiamo proposte, progetti costruttivi in grado di creare un soggetto politico che possa muoversi adeguatamente in questa direzione”
Mario Pagani, Segretario Nazionale CNA Pensionati ha sottolineato come “il welfare si basa su 4 pilastri: la previdenza, la sanità, le politiche sociali e sanitarie. Nella redistribuzione delle risorse il nostro Paese è troppo forte l’esposizione sul lato della previdenza, che è un campanello di allarme, è troppo pesante il peso del costo della previdenza e delle pensioni che supera il 16% del Pil. Le criticità de welfare sono legate al calo demografico e all’invecchiamento della popolazione, l’Italia è in ritardo e deve affrontarlo con urgenza, perché ci sono bisogni recenti e risorse in calo, si vive di più e la popolazione anziana aumenta. Abbiamo urgenza di trovare forme nuove di copertura del welfare perché si amplia la platea e le relative esigenze. Oggi in Italia il rapporto tra popolazione attiva che lavora e inattiva è 3 a 2. Nel 2050 il rapporto sarà 1 a 1, e se un sistema non trova, adesso, modifiche sostanziali a questo assetto andrà sempre peggio. Il nostro ruolo è quindi quello di presidiare queste dinamiche, consapevoli che il pubblico non può farcela da solo e servono quindi misure complementari per valorizzare un terzo settore, associazioni e onlus, che oggi sono 420.000 mila in Italia, che devono essere valorizzate e fortificate anche grazie al contributo di CNA Pensionati, che è una grande forza sociale che si batte su temi proritari, come la legge sulla non autosufficienza che deve essere riempita di contenuti e decreti perché riguarda centinaia di migliaia di cittadini. Ecco perché mettiamo in campo progetti di grande valore come Open Welfare, promosso dal livello nazionale e che CNA Toscana Centro sta sperimentando, ed è un progetto importante che può aiutarci ad intercettare i bisogni della collettività e a dare rappresentanza agli interessi di tutti i cittadini, imprenditori pensionati e le loro famiglie, affinché CNA diventi una forza sociale di primario peso, in grado di dare risposte e servizi a tutti”.
ALDO PIANTINI – NOTE BIOGRAFICHE
Aldo Piantini (nato nel 1944) è una figura di spicco nel panorama dell’artigianato toscano, con una lunga carriera dedicata alla rappresentanza, allo sviluppo territoriale e alla promozione del welfare sociale. Cofondatore nel 1967 della Tessitura F.lli Piantini, ha contribuito a fare dell’azienda un punto di riferimento nella filiera tessile, oggi guidata con successo dalla seconda generazione della famiglia.
Nel corso della sua carriera, Piantini ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo all’interno del sistema CNA. È stato presidente di CNA Pistoia fino al 2013 e ha avuto un ruolo centrale nella nascita di CNA Toscana Centro, dove ha continuato a operare come dirigente. È stato anche il primo presidente della società di formazione Sophia, contribuendo alla crescita professionale degli artigiani.
Un altro incarico di rilievo è stato quello di presidente del FILA – Fondo Integrativo Lavoratori Artigianato, dove ha guidato un processo di rinnovamento volto ad ampliare le prestazioni per imprese e lavoratori, rafforzando il fondo come strumento di welfare integrativo e crescita economica.
Dal 2021 è Vice Presidente di CNA Pensionati Toscana, dove si è distinto per la sua visione inclusiva e partecipativa. Il suo mandato si concentra su temi cruciali come il welfare, la rappresentanza attiva dei pensionati e la costruzione di un nuovo patto sociale tra generazioni. Convinto che i pensionati siano una risorsa preziosa per la società, promuove un modello basato sull’ascolto, la prossimità e l’innovazione sociale.
La sua capacità di fare squadra, dialogare con le istituzioni e costruire alleanze tra associazioni e sindacati ha lasciato un’impronta significativa nel mondo dell’artigianato e della rappresentanza sociale in Toscana.