TOSCANA - Dopo i giorni di fibrillazione a ridosso delle elezioni, questi sono quelli – non meno intensi per i suoi protagonisti – del lavoro silenzioso, delle consultazioni politiche, dei confronti, anche accesi, con gli alleati. Sia tra i vincitori, sia tra gli sconfitti.
Il riconfermato presidente Giani è alle prese con la composizione della giunta, in un equilibrio tra partiti, correnti e competenze, e la scrittura del programma di mandato.
Lo sconfitto Alessandro Tomasi è invece difronte alla scelta tra Pistoia e Firenze: a caldo aveva annunciato la sua intenzione di ricoprire il posto che gli spetta in consiglio regionale, ma in queste ore pare non sia così sicuro di lasciarsi alle spalle Palazzo di Giano. La sconfitta del centrodestra alle regionali proprio nel comune di Pistoia, potrebbe indurre Tomasi a portare a scadenza, fino al 2027, il mandato da sindaco, così da avere tempo per preparare meglio il terreno per il suo successore. La partita per il prossimo candidato sindaco del centrodestra pesa inevitabilmente sulla decisione, così come il fatto che la rinuncia di Tomasi ridurrebbe i seggi in Regione per Fratelli d’Italia, facendo scattare – al suo posto – l’ingresso di Guglielmo Mossuto della Lega. L’alternativa sarebbe per lui il ruolo portavoce dell’opposizione in consiglio regionale e per Pistoia l’inizio di una campagna elettorale verso il voto che probabilmente sarebbe a primavera.
Ma le elezioni regionali avranno effetti anche a Roma: con l’elezione a Palazzo del Pegaso dell’onorevole pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, alla Camera dei Deputati si libererà un posto per il primo dei non eletti toscani alle politiche del 2022 ossia – salvo sorprese – la quarratina Irene Gori. Manca ancora l’ufficialità, tant’è che l’interessata ancora non ha voluto commentare la notizia, ma se i calcoli fossero corretti, la Provincia potrebbe a breve contare su ben tre rappresentanti a Roma: Marco Furfaro del Pd alla Camera dei Deputati, Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia e sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura e, appunto, Irene Gori.
C’è poi il capitolo Bernard Dika, l’ex portavoce di Giani, campione di preferenze nel collegio Pistoiese, che oltre ad entrare in consiglio regionale potrebbe ambire – se non ad altro – ad inaugurare il ruolo di sottosegretario – figura introdotta proprio da Giani nel 2022 e pensata come collegamento tra il Consiglio e il Presidente della giunta regionale.