La Toscana ha chiuso il 2024 con 118mila donatori di sangue e 208 mila donazioni, a cui si aggiungono più di 20.522 aspiranti e 15.464 donatori alla prima donazione differita.
I dati sono stati evidenziati nel corso di una iniziativa che si è tenuta nei giorni scorsi a Peccioli in provincia di Pisa: un’occasione speciale dedicata alle cultura del dono e a tracciare bilanci e prospettive future alla quale sono intervenuti l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, l’assessore alle politiche sociali, casa, cooperazione internazionale Serena Spinelli.
“La Toscana – ha sottolineato l’assessore Bezzini – è tra le regioni più virtuose d’Italia. Dopo la pandemia registriamo un trend in acesa. L’estate è il momento più critico, ma negli ultimi due anni non ci sono state emergenze. Questo non deve far venire meno l’impegno e la sfida riguarda il ricambio generazionale”.
Al di là dei numeri la Toscana ha una caratteristica peculiare: la raccolta è prevalentemente pubblica; solo il 4 per cento è gestito direttamente dalle associazioni di volontariato. Il loro ruolo di sensibilizzazione, chiamata e prenotazione dei donatori è però importantissimo e l’85 per cento dei donatori toscani del resto è iscritto ad una associazione.