PISTOIA - Non soltanto rifiuti, ma anche mezzi e denaro sono stati sequestrati dagli inquirenti all’insediamento rom del Brusigliano di Pistoia. Niente, in realtà, di particolare valore: a uno dei 5 indagati dalla Procura distrettuale Antimafia di Firenze per traffico e gestione illecita di rufiuti e per discarica abusiva, è stata sequestrata una somma i danaro trovata durante le perquisizioni la cui origine, secondo gli inquirenti, non era giustificata. Per quanto riguarda i mezzi invece, la maggior parte sono malmessi e non funzionanti, ce ne sarebbero però anche alcuni che sarebbero potuti essere stati utilizzati anche per il traffico dei rifiuti. Di tutti i mezzi presenti nel campo ne rimarrebbe soltanto uno libero da sequestro e funzionante.
Intanto per gli indagati (quattro dei quali residenti a Pistoia si sono già rivolti all’avvocato di fiducia Giovanni Battista Salvietti mentre il quinto, di Prato, è difeso dall’avvocato Antonio Bertei), è fissato per metà giugno l’interrogatorio davanti al giudice e a quel punto potranno essere valutate anche eventuali misure cautelari personali.
Adesso, mentre le indagini di Polizia Municipale e Carabinieri proseguono per capire i luoghi di origine dei rifiuti – secondo gli inquirenti imprese non solo pistoiesi ma di tutta l’area metropolitana – il Comune di Pistoia ha disposto un’operazione di pulizia straordinaria delle piante lungo il viale di ingresso al campo. L’obiettivo è quello di garantire una migliore visuale dell’insediamento, anche dalle telecamere posizionate in vari punti nella zona.