FIRENZE - La Regione Toscana lancia il “Reddito di reinserimento”, una misura sperimentale che punta a trasformare la disoccupazione in un’opportunità di riqualificazione e che sarà operativa da gennaio. Come sottolineano il presidente Giani e l’assessore Lenzi, non si tratta di un sussidio assistenziale, ma di uno strumento di politica attiva pensato per sostenere i disoccupati nel percorso verso una “nuova e buona occupazione”
I beneficiari devono possedere requisiti precisi:
• Essere lavoratori disoccupati residenti in Toscana.
• Avere una pregressa esperienza lavorativa.
• Presentare un ISEE inferiore a 15.000 euro.
• Non percepire più sussidi di disoccupazione come Naspi o Dis-coll, oppure non averne i requisiti.
La misura prevede l’erogazione di un assegno da 500 euro mensili per una durata massima di 9 mesi. È importante sottolineare che questo reddito non è cumulabile con altre misure nazionali, come ad esempio l’assegno di inclusione.
L’erogazione dell’assegno non è automatica, ma è legata a un stretto meccanismo di condizionalità. Il beneficiario, infatti, deve impegnarsi attivamente a:
• Cercare un nuovo impiego.
• Partecipare ai percorsi di politica attiva proposti.
• Sottoscrivere il “Patto di servizio personalizzato” nei Centri per l’impiego, un vero e proprio accordo che definisce obiettivi, sostegni, servizi necessari e tempi di realizzazione.
Per il presidente Eugenio Giani, la Toscana si pone come “punto di riferimento” per un welfare moderno. Non si tratta di assistenzialismo, afferma, ma di un percorso su misura per reinserire nel mondo del lavoro persone in condizioni di particolare vulnerabilità sociale ed economica. L’assessore al lavoro Alberto Lenzi, inquadra la misura come una risposta necessaria alle trasformazioni del mercato, dove carriere lineari sono sempre più rare.
Per questa fase sperimentale è stato previsto uno stanziamento di quasi 23 milioni di euro. Secondo le stime dell’Irpet, la platea potenziale supera le 11.000 persone. La gestione operativa sarà affidata ad Arti, l’Agenzia regionale per l’impiego. Come annunciato dal presidente Giani, l’andamento della misura sarà monitorato ogni tre mesi per valutare eventuali aggiustamenti








