• Agricoltura in ginocchio. Cia chiede piano irriguo


    23/06/2022

    "L'agricoltore vive sperando, ma ora sono una serie di anni in cui i cambiamenti climatici ci sono".

    Così Mauro Rossi, imprenditore agricolo da generazione nella zona di Montemurlo, al confine con la provincia di Pistoia, ci ha raccontato il dramme che l'intero settore sta vivendo; la siccità ha colpito duramente anche tutto il comparto agricolo, mettendo a rischio interi raccolti.


    Nei campi della sua azienda si coltiva grano, mais, erba medica. Il caldo è solo l'ultima piaga, dopo quelle prodotte dagli uccelli e dagli ungulati. Stessa sorte nei terreni coltivati nella stessa dal giovane Leonardo. I campi coltivati a grano hanno subito un calo di produttività del 30%, per il granturco non si potrà andare neanche a trebbiare, in particolare per l'ultimo seminato.


    Problemi che si sommano ai rincari, legati anche alla guerra in ucraina, dell'urea, usata come fertilizzante nel terreno.

    Dalla Cia Toscana Centro, di fronte ad un quadro dove solo il 9% dell'agricoltura regionale beneficia di impianti d'irrigazione, mentre il restante può contare solo sulle piogge o in soluzioni provvisorie, l'invito alla definizione di un piano irriguo per tutta la Toscana, sfruttnado i fondi del Pnrr. L'invito è a semplificare le procedure per la realizzazione d'invasi per la raccolta dell'acqua che possano mitigare gli effetti della siccità.



    Francesco Rossano
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