TOSCANA - La tavola natalizia dei toscani nel 2025 sarà in calo del 5%.
E’ quanto annunciato da Confesercenti Toscana sulla base del consueto sondaggio sui consumi alimentari condotto con IPSOS su un campione di circa mille consumatori.
Numeri che sono in linea rispetto alla media nazionale ma che denotano una sostanziale prudenza economica anche in occasione dei giorni delle festività.
Conferme invece per quanto riguarda la scelta delle persone su come trascorrere la festività: in particolare il 72% dei toscani, circa tre persone su quattro, sceglieranno la famiglia, mentre il 9% sarà impegnata con amici.
Contrapposto invece il trend di chi preferisce soluzioni alternative: si prevede infatti solo il 5% di persone al ristorante, il 6% chi invece sarà in viaggio.
Un Natale tradizionale quindi, così come le scelte a tavola: la Vigilia sarà dedicata al pesce, mentre il pranzo del 25 sarà per lo più di terra. Anche i dolci sono sì i tradizionalissimi panettone, pandoro e torrone, ma al loro fianco stazioneranno i prodotti tipici rispetto al luogo di consumazione, dal cantuccio pratese al panforte senese.
Divertimento, cibo e sfiziosità sì ma con prudenza quindi, così come confermato dai numeri che si riferiscono alle spese: per la Vigilia il carrello costerà all’incirca 62 euro, mentre il 25 sarà intorno ai 57 euro. Secondo Confesercenti la situazione è dovuta alla perdita del potere d’acquisto da parte delle famiglie italiane, considerando anche che 10 anni fa, nel 2015 la spesa media aveva un costo di 99 euro che oggi invece, per gli stessi prodotti, tocca quasi i 120 euro, il 20% in più.
“L’inflazione si è “mangiata” un quinto del panettone. Si spende di più, ma il carrello pesa meno. Pesano le spese obbligate più rigide e l’incertezza, che spinge a tenere un margine per gennaio” ha dichiarato il presidente di Confesercenti Toscana Nico Gronchi.








