BUGGIANO (PT) - Una vita sulla scia delle corse, del mondo dei motori.
Una vita dedicata alla velocità, più precisamente al suo racconto.
Una vita offerta a scrivere le storie dei grandi che vivono l’esistenza un quarto di miglio alla volta.
Giorgio Terruzzi è probabilmente la penna della Formula Uno con la “P” maiuscola. Milanese, 66 anni, giornalista, ha seguito i trionfi e le sconfitte di grandissimi della Formula Uno, tra cui Ayrton Senna, Michael Schumacher, Niki Lauda e così via, fino ad arrivare alla generazione di oggi di Verstappen e Leclerc. Una Formula Uno che, rispetto agli esordi di Terruzzi è radicalmente mutata, come raccontato anche al Bella Vista Social Fest di Buggiano in provincia di Pistoia, dove è stato come ospite.
Una Formula Uno che, dalla sua nascita, è sinonimo di Ferrari. La Scuderia tuttavia è quasi 20 anni che non riporta a Maranello né un titolo piloti, né un costruttori. Quasi 20 anni di sconfitte, delusioni, fenomeni bruciati dalla storia recente del cavallino rampante.
Giorgio Terruzzi: una vita a raccontare la Formula Uno
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