PISTOIA - Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Paolo Borsellino. Ma anche gli anni Trenta, il New Deal, i social, l’articolo di Riccardo Maccioni, uno scritto di Telmo Pievani.
Il primo passo della maturità 2025 è già alle spalle, tra nomi che non erano quotati e argomenti annunciati ma assenti tra le tracce. C’è Pasolini e come poteva non essere altrimenti a 50 anni dalla sua scomparsa. Assente invece D’Annunzio, dato tra gli autori in pole position, spazio invece al “Gattopardo” e la critica al Risorgimento di Tomasi di Lampedusa. Diverso invece il ragionamento per quello che riguarda gli anni Trenta, 80 anni dopo la fine del Secondo Conflitto Mondiale, chiedendo ai ragazzi di approfondire un periodo storico cruciale per la nascita dei regimi di matrice fascista e lo scoppio della guerra. Stupore anche per la presenza della lettera ai giovani del magistrato Borsellino, nonostante sia stata una via intrapresa da molti ragazzi.
Testa adesso alla seconda prova prevista per domani, tra chi vive con l’ansia di quello che potrebbe uscire e chi invece si dice maggiormente convinto rispetto alla prova di italiano.
Prima prova degli studenti pistoiesi: “Mi aspettavo altro”
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