• Agliana: Ex scuola de "La Catena" rimanga presidio pubblico.


    25/02/2022 - Allarme sul futuro della scuola di Catena di Agliana; chiusa da più di un anno rischia di non poter essere riaperta dai gruppi Pd e Agliana Insieme la richiesta all'amministrazione di conservare la destinazione pubblica dell'immobile.


    Agliana: La scuola di catena di Agliana in "via del Casello" , chiusa ormai da più di un anno rischia di non riaprire più.

    L'amministrazione comunale di Agliana aveva in programma l'adeguamento antisismico con €400000 già previsti nel piano delle opere pubbliche, nei mesi successivi la giunta annunciò la decisione di costruire una nuova scuola in via Malmort; i gruppi di opposizione chiedono di tornare a discutere del futuro della ex scuola ritenendo che debba esserne mantenuta la destinazione pubblica.


    Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Massimo Vannuccini ha commentato: "in comune abbiamo presentato una mozione per il recupero della scuola della catena, crediamo sia molto importante mantenere la destinazione pubblica di quello spazio perché dopo la chiusura di un anno fa a causa di problemi strutturali non si sono avute diciamo notizie e aggiornamenti; le dichiarazioni del sindaco paventavano , oltre all'individuazione una nuova zona per la scuola, anche la possibilità di cedere quella struttura per la realizzazione di edilizia privata. Uno spazio che può diventare non solo scuola, ma anche casa delle associzioni, spazio per uffici pubblici, insomma un luogo a dispozione della frazione de La Catena "


    Anche il gruppo consiliare"Agliana Insieme" per voce del capogruppo Alberto Guercini è dello stesso avviso:


    "chiediamo all'amministrazione di darci una risposta chiara su qual è l'utilizzo che intende fare dell' ex scuola della Catena. Questa amministrazione come primo atto assoluto ha incentivato una maggiore urbanizzazione del nostro territorio, e noi vogliamo impedire che l'ex scuola sia trasformata in un'opera edilizia privata in un territorio ancora più difficile da vivere perché densamente abitato"



    Lorenzo Gori

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