“Dopo aver visto mio padre 87enne soffrire le pene dell'inferno al Pronto Soccorso di Pistoia, hanno lasciato morire mio figlio, 31enne, per infarto, da solo, a casa, dopo una diagnosi di congestione.
E sono a lottare per non farlo portare via prima di aver fatto la denuncia alla Procura”.
A scriverlo - sul suo profilo Facebook - è la madre Susanna Ferretti, pistoiese e insegnante a Montecatini, ed il tragico episodio al quale si riferisce è accaduto ieri (sabato 6 agosto), quando suo figlio Gaddo Giusti , 31 anni, operaio di un’azienda termoidraulica e calciante della Palla Grossa, è morto dopo essersi sentito male nella sua abitazione di Prato.
Il giovane si era recato al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato la notte di giovedì 4 agosto, ma dopo una serie di analisi effettuate, tutte con esito negativo, era stato dimesso poche ore dopo.
Sarà l'autopsia disposta dalla Procura, insieme all'indagine interna dell'Asl, a stabilire i motivi della morte del giovane e a chiarire se questa poteva essere evitata.