Con una nuova grafica, tradotta in più lingue, la Regione Toscana finanzia anche quest'anno una campagna di comunicazione per far conoscere il 1522.
"Con il claim “Non sei sola” - si legge in un comunicato della Giunta Regionale - è partita in questi giorni la campagna per ricordare che esiste un numero nazionale antiviolenza e antistalking. Sono stati anche programmati spazi pubblicitari a led sulle strade e sulla cartellonistica interna alle principali stazioni della regione".
La novità di quest’anno vede l’utilizzo del nuovo modello di cartello approvato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La grafica contiene traduzioni dei messaggi in inglese, spagnolo, francese, tedesco, arabo, cinese, russo, portoghese, rumeno, bengali e sloveno.
Il 1522 è un servizio di pubblica utilità collegato alla rete dei Centri Antiviolenza e alle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio.
A chi vi si rivolge vengono fornite informazioni sul Centro Antiviolenza più vicino al proprio domicilio e sui servizi socio-sanitari presenti sul territorio.
“Il 1522 è un servizio fondamentale a tutela delle donne e spesso quella chiamata costituisce il momento di avvio del percorso di uscita dalla violenza. Far conoscere sempre di più questo strumento è indispensabile. Come dice lo slogan della campagna, serve per ricordare alle donne che non devono sentirsi mai sole”, osservano il presidente Eugenio Giani e l’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini, che hanno volutamente scelto di avviare questa campagna dopo il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, affinché non venga meno l'attenzione rispetto a questo drammatico fenomeno ma si continui ad essere impegnati, ogni giorno, nel contrasto e nella prevenzione.
Presidente e assessora colgono l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento alle operatrici del servizio “adeguatamente formate per accogliere le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking ed aiutarle ad uscire da questa spirale", a tutte le operatrici e le volontarie dei centri antiviolenza, delle case rifugio, alle operatrici e agli operatori sanitari del Codice Rosa e a tutte e tutti coloro che sono impegnati nelle reti locali antiviolenza “che svolgono un lavoro straordinario contro un fenomeno i cui numeri restano drammatici, anche in Toscana, perché si tratta non di un fenomeno emergenziale ma strutturale, che affonda le proprie radici nel rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini, nella cultura patriarcale che ancora permea la nostra società, nei pregiudizi, negli stereotipi e nei ruoli di genere che sono alla base di diseguaglianze, discriminazioni e, appunto, della violenza di genere in tutte le forme in cui essa si manifesta”.
Il numero è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno ed è accessibile gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un'accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Sostiene l'emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l'assoluta garanzia dell'anonimato.
È stato attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità con l’obiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Nel 2009, con l’entrata in vigore della L. 38/2009 modificata nel 2013 in tema di atti persecutori, ha avviato un’azione di sostegno anche nei confronti delle vittime di stalking.
La Toscana è attiva nei diritti delle donne con il progetto della Toscana delle donne, ideato dalla capo di gabinetto Cristina Manetti.