• Xedra travolto da un'impennata. 2 anni al centauro di Montecatini


    28/01/2025

    Xedra travolto da un'impennata. 2 anni al centauro di Montecatini

    Accusato di omicidio stradale, ha patteggiato a due anni il ventenne montecatinese che si scontrò in moto con il ventenne siciliano Fabrizio Francesco Mannino, conosciuto sui social con il nome di "Xedra".

    La vicenda ebbe grande risonanza a livello nazionale: la notte del 3 settembre 2023, nella zona artigianale di Quarrata, in via Palatucci, sotto Villa La Magia, davanti a decine di giovani appassionati di due ruote, la moto di Xedra fu travolta da quella di un altro coetaneo montecatinese che, secondo l'accusa, percorreva via Modena su una ruota e non rispettò la precedenza.

    L'impatto fu fortissimo e Xedra, dopo tre giorni di coma, morì all'ospedale San Jacopo. La fidanzata, pistoiese, organizzò insieme alla famiglia una cerimonia funebre alla chiesa di San Rocco a Pistoia, alla quale parteciparono tantissimi amici e follower.

    Per il ventenne montecatinese che si scontrò con Xedra, oltre alla pena di 2 anni, per cui è prevista la sospensione condizionale, vi è anche il ritiro della patente per lo stesso tempo.

    Accorato il messaggio ai giovani della mamma di Xedra, Cira Bivoni: “E' giusto che i giovani coltivino le loro passioni, tra cui c’è sicuramente quella della moto, ma non si può prendere una strada usata da tutti per una pista, bisogna essere consapevoli che si possono causare gravi danni alle altre persone e vanno messe al primo posto prudenza e testa sulle spalle. Dobbiamo fermare questa continua strage di ragazzi sulle strade”.


    Nel dettaglio.

    Secondo l'accusa, il giovane di Montecatini stava impennando la sua Tm Racing 125 in via Modena, ma all’intersezione con via Palatucci non ha dato la precedenza a Mannino che stava che la stava percorrendo a bordo di un Ktm 125. “Xedra” riportò, tra le varie lesioni, una gravissima emorragia cerebrale e, trasportato in condizioni disperate e in coma irreversibile all’ospedale San Jacopo di Pistoia, è spirato dopo tre giorni di agonia, il 6 settembre 2023.



    Chi era Xedra.

    Mannino era un noto influencer in ambito motociclistico, che risiedeva a Termini Imerese, in provincia di Palermo, ma che si trovava nel Pistoiese dov’era in vacanza con la fidanzata, del luogo.

    La tragedia all’epoca aveva destato vasta eco, anche perché consumatasi nell’ambito di un gruppo di amici e conoscenti che frequentavano abitualmente la zona con le loro due ruote.


    Il processo.

    Il patteggiamento è stato accolto dal Gup dott.ssa Patrizia Martucci del tribunale di Pistoia.

    Il Pubblico Ministero della Procura di Pistoia titolare del relativo procedimento penale era il dott. Leonardo De Gaudio e al termine delle indagini preliminari aveva chiesto il rinvio a giudizio per il ventenne montecatinese ascrivendogli la responsabilità del decesso di Mannino per imprudenza, imperizia e violazione delle norme regolanti la circolazione stradale. Nello specifico,

    I familiari di Mannino, attraverso Studio3A, erano già stati risarciti dalla compagnia di assicurazione dell’altra moto ma si aspettavano una risposta anche in sede penale che adesso è arrivata.


    Le parole della mamma di Xedra.

    “La legge italiana è quella che è, è una giustizia molto relativa, i veri “condannati” al dolore a vita siamo noi” commenta amaro la mamma di Fabrizio, la signora Cira Bivoni, che però, anche in virtù dei tanti ragazzi che seguivano il figlio sui social in tutta Italia e persino all’estero, ci tiene soprattutto a lanciare loro un accorato appello, “anche perché la sua fine non sia stata del tutto vana. Fabrizio è morto a causa di un eccesso di sicurezza, di una “spavalderia” di un coetaneo. E giusto che i giovani coltivino le loro passioni, tra cui c’è scuramente quella della moto, ma non si può prendere una strada usata da tutti per una pista, bisogna essere consapevoli che si possono causare gravi danni alle altre persone e vanno messe al primo posto prudenza e testa sulle spalle. Dobbiamo fermare questa continua strage di ragazzi sulle strade”.

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