Un'operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pistoia, coadiuvati dai militari delle Compagnie di Pistoia, Pioltello (Mi), Portoferraio (Li) e Ravenna, ha portato all'esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, 6 di nazionalità albanese e uno di nazionalità italiana. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pistoia, ha permesso di smantellare una banda specializzata in furti in abitazione, rapine, ricettazione, danneggiamento e lesioni personali, che operava in tutta la provincia pistoiese. Nell'ambito delle operazioni sono state eseguite quattro perquisizioni e sono stati denunciati a piede libero altri 4 soggetti, di cui 3 di nazionalità albanese e un italiano, responsabili anche del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; 11, nel complesso, gli indagati. Le perquisizioni, che si sono svolte in simultanea nelle differenti località, hanno dato esito positivo con il rinvenimento di numerosi strumenti atti allo scasso (piedi di porco, cacciaviti, grimaldelli, etc.) e di una ingente somma di denaro pari a circa 7000 euro. L’articolata attività di indagine, mediante attività tecniche e di riscontro sul territorio, ha rivelato come la banda fosse responsabile di numerosi furti in abitazione, commessi tra i mesi di maggio 2024 e febbraio 2025, nei territori dei Comuni di Agliana, Quarrata e Pistoia. A sottolineare l’impegno dell’Arma territoriale contro i reati predatori, si rileva come tre dei soggetti destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere fossero già detenuti a seguito di una precedente operazione del Nucleo Investigativo dei Carabinieri, svoltasi nello scorso mese di settembre 2024 e sempre in relazione a furti in abitazione occorsi nella zona. In quella circostanza veniva, inoltre, appurato come due dei tre soggetti fossero “ricercati” in quanto già volontariamente sottrattisi alla cattura vivendo in clandestinità per sottrarsi ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione, conclusasi con successo, ha visto i soggetti arrestati essere trasferiti, al termine delle incombenze di legge, nelle case circondariali di Milano e Pistoia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.