01/06/2024
Ci sono voluti sei mesi, sei mesi di lotte e sofferenze, ma alla fine gli insegnanti che avevano visto il proprio futuro lavorativo a rischio hanno ricevuto l'attesa notizia, alla ripresa delle lezioni di settembre torneranno in classe dai propri alunni.
Tra le misure per il prossimo anno scolastico il Governo, con un decreto legge dedicato, ha infatti sanato la loro posizione.
Un provvedimento che interessa circa duecento docenti, tra loro anche alcuni pistoiesi, che hanno in questi mesi portato avanti la loro battaglia per vedere riconosciuto il risultato delle prove suppletive del concorso del 2020.
La situazione si era creata proprio a seguito di quella selezione, disposta dopo che molti erano stati impossibilitati a partecipare al concorso perché positivi al virus e costretti a casa in quarantena. I vincitori erano stati così inseriti in graduatoria, entrando a lavoro. Tutto era stato però annullato dal Consiglio di Stato, mettendo in una condizione di incertezza i docenti che hanno quindi iniziato a lottare per vedere riconosciute le loro ragioni, cosa che è avvenuta ufficialmente, l'ultimo giorno di maggio, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei provvedimenti del Governo.
Francesco Rossano
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01/06/2024 Ci sono voluti sei mesi, sei mesi di lotte e sofferenze, ma alla fine gli insegnanti che avevano visto il proprio futuro lavorativo a rischio hanno ricevuto l'attesa notizia, alla ripresa delle lezioni di settembre torneranno in classe dai propri alunni. Tra le misure per il prossimo anno scolastico il Governo, con un decreto legge dedicato, ha infatti sanato la loro posizione. Un provvedimento che interessa circa duecento docenti, tra loro anche alcuni pistoiesi, che hanno in questi mesi portato avanti la loro battaglia per vedere riconosciuto il risultato delle prove suppletive del concorso del 2020. La situazione si era creata proprio a seguito di quella selezione, disposta dopo che molti erano stati impossibilitati a partecipare al concorso perché positivi al virus e costretti a casa in quarantena. I vincitori erano stati così inseriti in graduatoria, entrando a lavoro. Tutto era stato però annullato dal Consiglio di Stato, mettendo in una condizione di incertezza i docenti che hanno quindi iniziato a lottare per vedere riconosciute le loro ragioni, cosa che è avvenuta ufficialmente, l'ultimo giorno di maggio, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei provvedimenti del Governo.
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