Chiarezza è il termine che riassume l'incontro voluto fortemente dal neo coach di Cantù Nicola Brienza al Caffè Valiani di Pistoia.
Non un modo per creare polemica ma solo precisare il proprio punto di vista sulle vicende legate al suo addio, rispetto a quello che era stato detto nella conferenza di tre settimane fa e come detto anche dal patròn Ron Rowan.
Ebbene il giorno dei bilanci è arrivato, con Brienza che ha iniziato salutando una città che lo ha accolto, sostenuto e amato negli ultimi tre anni.
Poi il tempo delle precisazioni e quell'incontro con Rowan durato appena 8 minuti.
Se dalla nuova parte della società Nicola Brienza non si aspettava chissà quale delicatezza sul suo addio, ben diverso è il giudizio su come la "vecchia" ala del club abbia gestito le fasi finali dell'esperienza pistoiese di Brienza.
Sassolini che escono dalla scarpa, ma senza alcun macigno. Entrato al PalaCarrara con l'eleganza di un viceré, Brienza è stato costretto a scegliere anche la propria uscita e lo ha fatto con parole al miele per la città, amore verso i suoi tifosi che per poco non ha chiamato ancora una volta "nostri" e appunto l'eleganza di chi avrebbe scelto semplicemente un saluto diverso.