• Evasione fiscale nel tessile, arresti della Finanza


    11/07/2024
    Il Giudice per le Indagini Preliminari di Prato, su richiesta della Procura della Repubblica della città, ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, disponendo la custodia cautelare in carcere per due cittadini cinesi, ritenuti i gestori di fatto di numerose imprese e disponendo il sequestro preventivo di 10 imprese, di 18 unità immobiliari per un valore di circa 5 milioni di euro, di 7 veicoli e di disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 550.000 euro. La Procura della Repubblica ipotizza nei confronti di 28 soggetti indagati la commissione dei delitti di omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Tale ipotesi accusatoria, condivisa dal G.I.P. presso il Tribunale di Prato, ha determinato l'emissione dei citati provvedimenti. L'indagine ha portato all'emersione di una dilagante evasione fiscale e contributiva perpetrata attraverso il fenomeno delle imprese "apri e chiudi", mediante il quale gli imprenditori "di fatto" esercitano attività d'impresa in costante evasione d'imposta, avvalendosi di soggetti economici di comodo, che si succedono periodicamente: la necessità di contrastare tale fenomeno criminoso ha dunque reso necessario l'avvio di accertamenti approfonditi, svolti dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato, finalizzati a disarticolare le filiere di imprese intestate a prestanome, nonché ad individuare le imprese connotate da spiccate criticità in tal senso. Tali accertamenti hanno consentito di individuare due imprenditori che nel corso degli anni, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbero attribuito a svariati prestanome la titolarità fittizia di numerose ditte individuali, susseguitesi nel tempo e caratterizzate da un periodo di attività aziendale piuttosto breve. Tali imprese, trascorsi pochi anni dall'avvio, cessavano la propria attività appena insorgevano i primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, al fine evidente di evitare ripercussioni economiche negative derivanti da procedure amministrative di accertamento: in questo modo i due imprenditori destinatari delle misure cautelari personali si sono fraudolentemente sottratti al pagamento delle imposte per un arco di tempo quasi ventennale. Le indagini svolte hanno consentito di individuare e neutralizzare le condotte di coloro che operano in violazione delle disposizioni normative, anche nell'ottica di tutelare l'imprenditoria che agisce nel rispetto della legalità. ln linea con tale finalità, sarà garantita la continuità aziendale delle imprese sottoposte a sequestro attraverso la nomina di appositi amministratori giudiziari, onde consentire la regolare prosecuzione dell'attività aziendale nel rispetto della normativa, a tutela dei dipendenti e degli operatori economici che hanno rapporti commerciali con le predette imprese. Le risultanze delle attività eseguite saranno vagliate dal giudice preposto e, dunque, la responsabilità delle persone sottoposte alle indagini dovrà essere valutata nelle successive fasi del procedimento penale. Il principio di non colpevolezza che vige nel nostro ordinamento impone di ritenere accertata la responsabilità penale solo all'esito dl una pronuncia di condanna definitiva.

    Marta Quilici
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