In relazione al contenuto, e soprattutto all’escalation, di voci e commenti che hanno preso campo negli ultimi giorni e che si stanno diffondendo in maniera oramai incontrollata, il vice presidente del Pistoia Basket Massimo Capecchi, a tutela della sua onorabilità e dell’operato portato avanti oramai da decenni all’interno del club, ritiene necessario specificare alcuni punti fondamentali in merito a quanto successo negli ultimi mesi.
Di seguito, pertanto, viene diffusa la sua personale dichiarazione a riguardo.
«Ritengo opportuno dover chiarire alcuni aspetti, una volta per tutte, per quel che concerne il passaggio di proprietà avvenuto nei mesi scorsi ed i suoi successivi sviluppi. È fondamentale ricordare, innanzitutto, che le quote societarie del Pistoia Basket 2000 sono state cedute al termine di una lunga trattativa che ha avuto, come clausola irrinunciabile, quella dell’impegno da parte dei compratori di farsi carico del costo delle stesse e di tutto ciò che era necessario per la salvaguardia della società. Per quel che concerne il “closing” la cessione è stata autorizzata e formalizzata, anche perché giuridicamente non avrebbe potuto essere altrimenti, dal socio di maggioranza Sport Media Company, società interamente controllata dal Consorzio Pistoia Basket City, che ha accolto e condiviso la mia proposta in qualità di presidente del club.
Per mettere a tacere incontrollate, e non veritiere, voci riguardanti una operazione condotta in maniera frettolosa e senza l’adeguata conoscenza fra le parti, mi preme specificare che la trattativa per il passaggio delle quote di maggioranza è iniziata nel luglio 2023 e che è stata seguita da un team di professionisti esterni alla società, con la quale essa stessa non aveva mai avuto rapporti d’affari in precedenza, che si sono rapportati con i Cda di Pistoia Basket 2000, Consorzio Pistoia Basket City e Sport Media Company fino al momento della conclusione dell’operazione.
Nell’ottica di rafforzare e strutturare in maniera sempre più importante la nostra realtà, come dimostrano i fatti dal momento del ritorno nella massima serie in poi, siamo sempre stati aperti e disponibili al confronto ed all’ascolto di realtà imprenditoriali interessate ad entrare nella compagine societaria, come è successo poi con la East Coast Sport Group Italia S.r.l.: questo per specificare, a differenza di quanto si vuole diffondere in giro, che A.S. Pistoia Basket 2000 non ha ricevuto nessuna formale offerta, men che meno una semplice manifestazione di interesse, per l’acquisto di quote societarie da parte di imprenditori legati al nostro territorio. Dopo la ratifica del passaggio di proprietà, sono rimasto comunque titolare di quote societarie, andando a sottoscrivere anche un aumento di quella che è la mia partecipazione attuale all’interno del club.
Da quel momento è iniziato un percorso con il nuovo socio di maggioranza, che sta andando avanti sempre seguendo i binari del consolidamento della nostra realtà nel panorama della Serie A: questo viene dimostrato dal fatto che la East Coast Sport Group Italia sta ottemperando con assoluta puntualità a tutti gli impegni economici assunti, andando anche oltre quello che è stato il mero acquisto della quota societaria. Alla luce del percorso che ho portato avanti in questi anni nei vari ruoli che ho ricoperto all’interno del Pistoia Basket, sapete bene quanto sia complicato per me dover affrontare questo tipo di argomenti che vanno a violare quello che è stato il riserbo che ho sempre mantenuto, ma non potevo fare altrimenti. Ci finisce in mezzo la mia onorabilità e per questo, se necessario, mi tutelerò nelle sedi competenti così come farà la società nel caso di diffusione di notizie difformi alla realtà.
Oltretutto, questo mette in difficoltà tutti coloro che stanno operando all’interno della compagine societaria con l’obiettivo comune di far crescere il club e renderlo sempre più solido e punto di riferimento della pallacanestro in Toscana e non solo».