6 ore – tanto è durato il volo dei due aerei militari che hanno portato in Italia 16 bambini della Striscia di Gaza malati o vittime di traumi di guerra ed esplosioni. 6 ore con una bambina da assistere per affidarla, una volta atterrati, alle cure dei sanitari italiani.
Sedici bambini più 36 familiari sono atterrati nel tardo pomeriggio di giovedì 8 agosto a Bologna per poi essere trasferiti in serata in vari ospedali italiani. A coordinare le operazioni la Cross, la centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario che opera da Pistoia.
Uno dei 16 bambini purtroppo non ce l’ha fatta.
Una goccia nel mare se si pensa alle decine di migliaia di civili morti a Gaza…
I bambini e gli accompagnatori si trovavano da tempo in Egitto. Segnalati sia dal Meccanismo europeo di Protezione Civile sia dalle autorità sanitarie egiziane, prima della partenza sono stati accolti dall’ospedale italiano “Umberto I” del Cairo, che ha garantito assistenza prima del trasporto.
4 i pazienti ricoverati al Meyer di Firenze: un bimbo di cinque anni con un trauma cranico, una ragazzina di quattordici con ustioni di terzo grado su entrambi i piedi riportate in seguito a una esplosione, e due fratellini di tre e cinque anni, entrambi con una immunodeficienza rara.