La situazione docenti nelle scuole è sempre un tema che scotta durante le estati degli italiani, in vacanza ma con la testa che deve essere impegnata anche a presentare tutta la documentazione utile prima dell'inizio dell'anno scolastico.
In particolare per le nomine di ruolo ci sono due fasi: la prima per la preferenza di province e classe di concorso degli aspiranti convocati mentre nella seconda solo gli aspiranti destinatari di nomina che dovranno indicare l’ordine di preferenza delle sedi o scuole disponibili.
Scadenze, moduli, firme e tutto quell'orizzonte burocratico che snerva gli insegnanti e le segreterie scolastiche ridotte all'osso nel periodo estivo.
Un iter definito da tutti ostacolante per un panorama, quello scolastico nazionale, che invece fa emergere migliaia di posti vacanti in tutti gli ordini.
Pistoia in particolare si trova con 130 cattedre libere alle scuole superiori, 59 alla scuola primaria e circa 50 alle medie.
2888 invece i supplenti in attesa, dai quali è nata una cascata di contestazioni riguardo la veridicità dell'assegnazione dei punteggi per le graduatorie pubblicate venerdì scorso dall'Ufficio Scolastico Provinciale.
Un aumento delle domande a seguito anche della riforma che ha tolto l'obbligo dei 24 crediti universitari per la formazione, facendo sì che le richieste di ingresso in graduatoria aumentassero inesorabilmente.
Imprevisti che però non hanno toccato solo gli insegnanti precari ma anche quelli di ruolo, i quali hanno avuto solamente 48 ore per scegliere la provincia dove prestare servizio.
Situazioni che si accavallano e mettono tutti in grande difficoltà: precari che si fanno la guerra per una cattedra, docenti di ruolo con la pressione di dover prendere una scelta importante in un tempo record, segreterie con l'acqua alla gola e sindacati che contestano la situazione a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico.