Si sono spostate sui crinali abetonesi le ricerche dell'aeromobile francese disperso da martedì 17 settembre sugli Appennini tra Toscana ed Emilia.
Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico emiliane stanno perlustrando la cresta (con visibilità di 5 metri), mentre le squadre toscane stanno risalendo dal basso, in coordinamento con quelle dei Vigili del Fuoco e con supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Le attività sono ora concentrate tra il monte Bocco e il Monte Uomo Morto (1773 metri), zona individuata dai militari della Guardia di Finanza di Abetone Cutigliano, attraverso l’analisi dei dati dei tabulati telefonici delle utenze dei dispersi, grazie a cui sono stati geolocalizzati i relativi segnali telefonici.
La stessa posizione è stata rintracciata dal figlio di uno dei tre dispersi che, tramite un'app, ha individuato l’unico telefono che risulta ancora acceso.
Sono già stati effettuati sull'area 3 sorvoli, mentre l’Aeronautica Militare, questa mattina, ha tentato di portare le squadre dei soccorritori sul punto, senza potervi riuscire, a causa del maltempo. Un nuovo tentativo verrà effettuato, non appena le condizioni metereologiche lo consentiranno.
La base delle operazioni è ubicata presso l’aeroporto di Tassignano a Capannori (LU). Le ricerche aeree sono coordinate dall’Aeronautica Militare, mentre quelle a terra sono coordinate dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di concerto con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ed in raccordo operativo con la Guardia di Finanza, ai quali si è affiancato un tavolo di coordinamento indetto, nell’immediatezza dell’evento, dalla Prefettura di Massa Carrara.