Una persona, con i suoi sentimenti e con la percezione di ciò che gli altri pensano di lui. Il disabile ancora oggi è, nell’opinione più comune, colui a cui manca qualcosa, che ha qualche carenza. Un pregiudizio che è radicato nella nostra società, che tende a nascondere le vere potenzialità della persona. Insomma .. si guarda a ciò che manca e non a ciò che è presente.
Lo dice e lo scrive Tommaso Fanucci, 26 anni, affetto da una grave forma di disabilità motoria, laureato in Discipline dello spettacolo e della comunicazione, nel suo nuovo libro dal titolo “Scomodo, Il mio percorso a ostacoli”, edito da Felici Edzioni, presentato a Pescia all’interno delle sale della Fondazione Poma