Sesto giorno di assemblea permanente alla Iron&Logistics di Montale, dove i dipendenti in sciopero stanno presidiando giorno e notte macchinari e capannone contro il rischio smantellamento dell'azienda.
Il sindacato Sudd Cobas, al quale sono iscritti i lavoratori e le lavoratrici dell'azienda, scrive: "L’azienda si trova oggi un’esposizione debitoria nei confronti di lavoratrici e lavoratori che sfiora il milione di euro, tra assegni familiari non pagati, mesi di buste paga ancora da riscuotere e centinaia di migliaia di euro di risarcimenti dovuti grazie alla sentenza del Tribunale del Lavoro di Prato che ha dichiarato illegittimi i licenziamenti del 2022 nei confronti degli iscritti al sindacato.
A fronte di questi crediti che chi lavora ha il diritto di riscuotere, abbiamo un Verbale dell’Assemblea dei Soci della Iron&Logistics dello scorso luglio che destina 660.000€ di utili ad “altre riserve”. La domanda è: dove sono finiti questi soldi? Qui ci sono lavoratrici e lavoratori con le loro famiglie che da mesi aspettano i loro soldi.
Il caso della Iron&Logistics è un’ulteriore conferma di ciò che diciamo da tempo: non esiste un distretto buono e un distretto cattivo, un distretto italiano da tutelare e uno cinese da controllare. Qua siamo di fronte a un’azienda italianissima, che lavora per grandi brand della moda, e che da anni fa di tutto per liberarsi degli operai sindacalizzati che pretendono il rispetto dei diritti di chi lavora".