Il Treno della memoria il prossimo anno a gennaio non partirà.
E’ infatti troppo complicato organizzare ora (come impone l’organizzazione dell’iniziativa) un convoglio di sedici carrozze con cinquecento studenti degli ultimi due anni di scuola superiore a bordo, in partenza da Firenze e diretto ad Auschwitz, senza sapere se l’emergenza sanitaria da qui a sei mesi sarà rientrata, senza conoscere quale sarà la situazione in Polonia oltre che in Italia e quali misure saranno imposte per ridurre il rischio di contagio da coronavirus. Il treno toscano, che parte ogni due anni, si prenderà dunque una pausa.
Ci sarà invece la classica “Summer School” con gli insegnanti, per preparare le iniziative in classe: solo che le lezioni e gli incontri non si svolgeranno in presenza ma a distanza e non saranno concentrate nell’ultima settimana di agosto, come di solito accade, ma distribuite in un arco di tempo molto più ampio, dal 28 agosto al 16 dicembre. Nove lezioni (riservate agli iscritti, 250 posti anziché i soliti 60, tutti già occupati) e otto dialoghi, sempre on line ma fruibili da tutti, studenti compresi. Le iscrizioni al corso si sono chiuse giovedì.