Resta alta la tensione nelle carceri della Toscana, oggi affollate da quasi 3.000 detenuti: il grido di allarme è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che denuncia l’ultimo grave episodio proprio all’interno della Casa Circondariale di Pistoia.
"Nel pomeriggio di domenica – ha spiegato il Segretario regionale Francesco Oliviero - un detenuto con problemi psichiatrici ha fatto irruzione nell'ufficio del corpo di guardia e, senza un apparente motivo, ha prima scaraventato a terra una ricetrasmittente e poi aggredito i due agenti presenti, colpendo con due pugni al volto uno di essi. Fortunatamente, l'intervento immediato dei due e del restante personale, ha permesso di ripristinare la sicurezza e far rientrare il detenuto nella sua camera. L'agente ha riportato un trauma alla mandibola con tre giorni di prognosi”.
“Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici – ha aggiunto Donato Capece, segretario generale del Sindacato - il disagio mentale è stato riversato nelle carceri, dove non ci sono persone preparate per gestire queste problematiche: mancano strutture adeguate e protocolli operativi. La polizia penitenziaria non ce la fa più a gestire questa situazione e nei prossimi giorni valuterà se indire lo stato di agitazione”.