Se non ci fosse il blocco il 90% dei ristoratori toscani sarebbe pronto a licenziare dipendenti e a rischio ci sono 25mila posti di lavoro.
E’ uno dei dati riferiti in un’indagine di Ristoratori Toscani, un gruppo nato spontaneamente durante il lockdown cui aderiscono in tutta la regione 9 mila imprenditori per 13mila ristoranti.
A soffrire di più, risulta dalla ricerca, sono le città d’arte, in particolare Siena, Pisa e Firenze.
La perdita di fatturato durante il periodo del lockdown è stata in media del 75% con picchi di oltre il 90% mentre la cassa integrazione di marzo e aprile è arrivata all’80%.
Inoltre, con la riapertura, solo il 35% dei dipendenti è stato richiamato a lavoro.
Dati in base ai quali si chiedono il rinvio al 2021 di tutte le scadenze fiscali e un urgente accesso al credito.