• Alluvione: Consorzio, la situazione dei lavori


    11/01/2024

    Il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno ha fatto il punto della situazione a poco più di due mesi dall'alluvione di inizio novembre che colpì alcuni territori delle province di Pistoia, Prato e Firenze.

    "Superata la prima fase relativa all'emergenza - si legge nel comunicato del Consorzio - continua (in alcuni casi siamo al completamento) il lavoro di somma urgenza (25 interventi per 3.6 milioni di euro) per il ripristino delle condizioni strutturali degli argini lesionati; i lavori sono affidati al Consorzio di Bonifica Medio Valdarno. Per le altre somme urgenze, invece, sta continuando a lavorare direttamente il Genio Civile della Regione Toscana".

    Gli interventi principali sono in atto a Campi Bisenzio (sul Bisenzio e sui fossi Reale, Ciliegio e Crucignano)... nella zona fra Prato e Vernio (sempre sul Bisenzio e sul Bardena)... e nella zona di Figline Valdarno (su affluenti minori)... a Seano (sul torrente Furba)... a  Montemurlo (sul torrente Bagnolo.

    Per quanto riguarda la provincia di Pistoia... sono stati ultimati i lavori a Quarrata sull’argine dello Stella, a Casini e a Catena (torrenti Senice, Impialla, Fermulla). Interventi in corso sul Fosso Morione in località Palaie per la ricostruzione di diversi tratti degli argini, sul Fosso delle Mullina, al Ponte alla Zoppa di Lucciano e sui fossi Barberoni e Fermulla tra Quarrata e Carmignano.

    A Serravalle Pistoiese sono in corso i lavori per il completamento del ripristino dell’argine del Torrente Castelnuovo a Cantagrillo, mentre comincerà più avanti il ripristino della scarpata lato fiume sul Torrente Stella a Ponte Stella.

    "Resta un elenco di 56 interventi per un importo complessivo stimato in 225 milioni di euro individuato dal Consorzio e trasmesso al Commissario per l’emergenza - ha specificato il Presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino - con i quali si penserebbe di poter avere un impatto significativo nella riduzione del rischio residuo nelle stesse aree colpite dagli ultimi eventi calamitosi”.

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