La commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne della Toscana ha tenuto un’audizione sul tema delicato e attuale delle località in crisi per la mancanza di neve, avviando un percorso di ascolto che ha coinvolto i sindaci di Abetone-Cutigliano, Abbadia San Salvatore, Careggine, Castel Del Piano e Castiglione di Garfagnana, ma anche l’Associazione nazionale esercenti funiviari e Federfuni.
“L’iniziativa della commissione - come ha spiegato il presidente Marco Niccolai - è molto importante perché il contesto del turismo invernale è già stato messo a dura prova dalla pandemia, in comunità in cui è forte l'impatto sociale sulle imprese e sui dipendenti”.
Il sindaco di Abetone-Cutigliano Marcello Danti ha sottolineato la necessità di non affrontare solo l’emergenza con i ristori, ma di immaginare un futuro diverso con uno sviluppo delle località sciistiche più ampio anche attraverso la creazione di nuove infrastrutture e centri congressi”.
Rolando Galli dell’Associazione nazionale esercenti funiviari ha fotografato una “situazione drammatica”, con il 40% del fatturato stagionale, già andato perduto a Natale e che “attualmente l’emergenza è pagare gli stipendi e salvare le aziende".
Per Andrea Formento di Federfuni: “l’incontro al ministero del Turismo di mercoledì prossimo con le regioni sarà un momento di confronto importante. Questa emergenza può essere un punto di partenza per l’Appennino riottenere ruolo che gli spetta”.
La consigliera Luciana Bartolini ha sottolineato la necessità di ammodernare località sciistiche “che sono rimaste ferme a trent’anni fa con rifugi e strutture alberghiere che vanno sistemati in modo sostenibile, creando anche centri benessere”.
Sulla questione anche l'intervento del Presidente del Consiglio comunale di Abetone Cutigliano e Consigliere Diego Petrucci. "Serve che il Governo intervenga con un provvedimento che dichiari lo stato di emergenza nazionale: si finanzino i ristori e, in particolar modo, si sospendano i pagamenti di mutui, premi obbligatori assicurativi, cartelle esattoriali ma anche contributi previdenziali".
“Ora - ha concluso Marco Niccolai - sarà fondamentale fare tesoro dell’emergenza per delineare strategia di medio e lungo periodo per evitare altri colpi alla montagna toscana”.