E’ nel complesso positiva la situazione sulla qualità dell’aria in Toscana, per quanto riferito nella pubblicazione del rapporto 2019 di Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale,
Il monitoraggio ha rilevato che per le PM10 il limite massimo di 35 giorni del valore medio giornaliero stabilito per legge è stato rispettato in tutti i siti a eccezione di Capannori, mentre il limite come media annuale è stato rispettato ovunque.
Per il diossido di azoto il valore come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni eccetto che per la stazione Firenze-Gramsci.
Si conferma invece, per il 2019, la criticità nei valori dell’ozono con l’80% (8 su 10) delle stazioni di rilevazione sparse per la Toscana che ha monitorato uno sforamento dei parametri sia per la protezione della popolazione che per la protezione della vegetazione, anche se non è mai stata superata la soglia di allarme.
Tra le tre stazioni che, per l’ozono, hanno visto 13 sforamenti c’è quella di Montale.
Per monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene non ci sono state
criticità, così come per i livelli nell’aria di metalli pesanti: piombo, arsenico, nichel e cadmio.