Basket A - Estra "Caput Tuscia". Biancorossi ai playoff

Il miracolo Pistoia nasce due anni fa, dalle ceneri di una autoretrocessione.

La semifinale persa a Verona dopo la vittoria in Supercoppa, ha cominciato a cementificare un gruppo che l'anno successivo con un paio di innesti, vedi Jordon Varnado, ha stupito l'Italia, schiantato Cantù in semifinale e travolto Torino, conquistando la serie A.

E poi la serie A, iniziata in sordina con quattro sconfitte, per poi acquisire consapevolezze impensabili e inanellare una serie di vittorie memorabili, basti citare il Forum di Assago e la Segafredo Arena di Bologna.

Fino alla conquista dei playoff in quel di Trento, con un +25 inequivocabile, che ribalta ancora una volta le gerarchie della stagione, pone i biancorossi nelle prime sei d'Italia e certamente non mette il freno ad un gruppo ambizioso, capitanato da un coach canturino che si è inserito nel tessuto cittadino fin da subito e da un direttore sportivo teutonico e pragmatico, dicasi Marco Sambugaro, che come il più puntiglioso orefice ha incastonato su un gruppo di italiani tosti come un pitbull, un gruppo di americani, folli, talentuosi e per niente timidi, anche se di fronte si trovano tali Shields o Belinelli, roba che fino allo scorso anno nemmeno in tv.

E di titoli di coda, per ora, nemmeno a parlarne. Intanto domenica c'è da conquistare l'ottava vittoria casalinga contro Mannion e compagni e poi c'è da pensare a, forse Brescia... per vendicare le due sconfitte nella stagione regolare e magari spargere quei granelli di sabbia in un meccanismo meno oliato rispetto a qualche settimana fa...