Il risveglio in quel di Montecatini è stato dolce da un lato, amaro dall’altro. La terza giornata di Serie B ha infatti visto due stati d’animo opposti a seguito dei verdetti che sono arrivati nella serata di mercoledì. La FABO Herons, su tutte, ha perso 95-81 contro l’ultima della classe, la Virtus Arechi Salerno, in una partita che ha mostrato una squadra molto scarica di energie e lucidità. Gli aironi hanno infatti perso il controllo della gara già a metà secondo quarto, per poi mai riuscire veramente ad avvicinarsi ai campani al rientro dall’intervallo lungo. Uno stop che ha fatto vedere la sorellastra della squadra vista nelle prime due giornate, tanto da subire più del solito gli assalti dei padroni di casa, senza riuscire a frenare l'emorragia e regalando così la prima vittoria alla squadra di coach Sciutto. In attacco comunque la prova dei toscani è stata di alto livello, con cinque giocatori in doppia cifra, su tutti Adrian Chiera con 25 realizzati e Carpanzano 13, che piano piano sta tornando sui propri livelli dopo l’infortunio. Certo, ai rossoblù è mancato un top del calibro di Giorgio Sgobba, sempre ai box per il problema al polpaccio, ma anche Marco Arrigoni che è rimasto soli 16 minuti sul parquet a causa dei falli. Tuttavia il vero passo indietro in casa Herons è stato quello sulla condizione fisica come sottolineato da coach Federico Barsotti. Se una faccia di Montecatini piange, l’altra invece è tornata a sorridere. Sponda Gema infatti sono stati ottimi i campanelli che hanno suonato al PalaTerme. I ragazzi di Del Re hanno domato Fiorenzuola senza troppi patemi d’animo, gestendo l’ampio vantaggio accumulato nel corso del primo tempo per l’89-80 finale. Ad accrescere ancora la fiducia dei termali è stata la grande solidità nonostante la mancanza, ancora una volta dopo Sant’Antimo, di Angelucci e Mastrangelo, dimostrando grande potenzialità per una squadra che è partita con basse pretese ma con tutta la voglia di sorprendere in questa B Nazionale. A trascinare Gema sono stati Passoni con 20 punti e Savoldelli con 16.