• Campotizzoro (Pt)- Sta per nascere una comunità energetica


    25/01/2024

    Una ricca platea ha assistito all'illustrazione del progetto, buona parte dei quali sono stati i soggetti – circa una novantina - che hanno aderito alla manifestazione di interesse bandita nei mesi scorsi dal Comune di San Marcello Piteglio. I tecnici di Sinloc Spa ed Energy4Com, in occasione di questo secondo incontro, sono scesi più nel dettaglio per fornire informazioni specifiche a chi ha manifestato l'interesse ad associarsi alla comunità energetica. Due sono le tipologie di adesione possibili - consumer o prosumer – a seconda che l'utente desideri consumare energia o contribuire alla produzione avendo un impianto fotovoltaico. Complessivamente, evidenzia lo studio effettuato, il consumo annuale degli utenti interessati è superiore ai 2milioni di kw/h per una spesa di 760 mila euro l'anno, escludendo l'illuminazione pubblica. I POD, cioè le utenze elettriche a disposizione sul territorio preso in considerazione per la costituzione della comunità energetica, sono 131. "Complessivamente" - spiega Alessandro Marmiroli di Sinloc Spa - "avremmo a disposizione 27.795 metri quadrati, per imprese pubbliche e private, dove potrebbero essere realizzati pannelli fotovoltaici. Questo è il valore da cui siamo partiti per capire quanta energia un giorno potremmo andare a produrre sul territorio". Poi prosegue - "Abbiamo ipotizzato due scenari: quello di massima installazione e quello di bilanciamento ottimale. Nel primo caso, si pensa di sfruttare ogni singolo metro quadro a disposizione per realizzare pannelli fotovoltaici. Questo significa tanta energia prodotta e relativo incentivo economico riconosciuto dalla normativa, ma anche un impegno di investimento iniziale molto importante e quindi la necessità di dover coinvolgere altri soggetti all'interno della comunità energetica. Diversamente, per il secondo scenario, siamo partiti dai consumi che attualmente mostrano i soggetti che hanno risposto alla manifestazione di interesse, e cioè il Comune e i privati. In questo caso abbiamo dimensionato la comunità energetica con l'obiettivo di soddisfare questi consumi. Ciò comporta un investimento iniziale decisamente ridotto a fronte di incentivi economici inferiori. Non sono due scelte nette che varranno per sempre - precisa Marmiroli - possiamo dire che il primo caso potrebbe essere quello di partenza e il secondo quello di arrivo. Nello scenario di bilanciamento ottimale – conclude - la quantità di energia prodotta all'interno dell'anno sarebbe equivalente alla quantità di energia, proveniente dal fotovoltaico, consumata dai 131 POD censiti fino ad ora."

    Una presentazione che, numeri alla mano, ha illustrato le diverse possibilità che si avrebbero per istituire la comunità energetica. Un passo dovuto – condividono i rappresentanti delle varie istituzioni presenti - per il futuro dello sviluppo economico del territorio, utile per garantire la riduzione dei costi, gestire le problematiche relative alla sostenibilità ambientale e favorire la transizione energetica. Una transizione che non può non passare anche da una ricucitura sociale - tengono a sottolineare gli attori coinvolti - e quindi da un passaggio importante anche con le piccole medie imprese.



    Carlo Degl'Innocenti
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