08/06/2023
Continuano le indagini degli inquirenti per fare luce sulla morte di Ottavina Maestripieri, la donna di 90 anni trovata morta lo scorso primo giugno nel suo letto, nell’abitazione di via Monteverdi a Pistoia.
Ieri - mercoledì 7 giugno - l’autopsia ha escluso la morte naturale. I medici legali hanno chiesto 60 giorni di tempo per dare il responso ufficiale, ma già le prime risultanze mostrerebbero segni (specialmente al volto) compatibili con un soffocamento.
Altri elementi importanti saranno quelli che emergeranno dall’esame del DNA sui residui organici trovati sotto le unghie della donna, che saranno comparati con il profilo genetico del figlio che – attualmente – rimane l’unico indagato. Dallo scorso martedì 6 giugno l'uomo – ragioniere di 60 anni di Pistoia - si trova in carcere per essere evaso dalla detenzione domiciliare che stava scontando come pena per una precedente vicenda giudiziaria di natura finanziaria.
L’evasione dai domiciliari sarebbe avvenuta sia la mattina stessa del ritrovamento senza vita della madre, sia la mattina del 6 giugno, quando intorno alle 9.30 i Carabinieri, giunti nella sua abitazione per notificargli un atto, non lo hanno trovato.
Gli inquirenti (le indagini sono coordinate dai pubblici ministeri della procura di Pistoia Linda Gambassi e Leonardo De Gaudio) stanno comunque continuando ad indagare anche su altri fronti: si stanno infatti appurando le frequentazioni e i rapporti del figlio di Ottavina Maestripieri, eventualmente anche legati alla sua pregressa attività professionale di commercialista. Per questo motivo sono stati sequestrati computer e cellulari dell’uomo, oltre a pratiche professionali.
Il suo avvocato, Francesco Stefani del Foro di Firenze, parlerà con il suo assistito lunedì: a quel punto - ha spiegato il legale - valuteranno insieme anche se chiedere eventualmente di essere ulteriormente sentiti dagli inquirenti.