Tantissima gente di Camigliano, di Segromigno, persone dalla Piana Lucchese presenti, il sindaco di Capannori Luca Menesini (che è anche presidente della provincia), i primi cittadini di Montecatini Luca Baroncini, di Quarrata Gabriele Romiti, di Serravalle P.se Piero Lunardi, il vice sindaco di Lucca Giovanni Minniti, tanti altri amministratori ed ex amministratori, numerosi rappresentanti della federciclismo, tutti o quasi i collaboratori del Giro della Toscana, atlete ed ex atlete che hanno vestito la gloriosa maglia della "Michela Fanini".
La Chiesa di Segromigno Piano (Lucca) non è riuscita a contenere tutta la gente accorsa a dare l'ultimo saluto a Giulietta Martinelli nei Fanini (74 anni), moglie di Brunello, patron del Giro della Toscana Internazionale femminile e uno dei personaggi più conosciuti al mondo nell'ambito del ciclismo in rosa, deceduta in seguito ad una lunga malattia che lei ha combattuto con tutte le sue forze ma che alla fine non le ha dato scampo.
E non è un caso che un pezzo del ciclismo femminile fosse presente... Giulietta, infatti, era considerata come la mamma di tutte le atlete.
"Se così tante persone hanno voluto partecipare al dolore della famiglia - ha detto il parroco all'omelia - significa, cara Giulietta, che hai lasciato il segno, che sei stata ben voluta e apprezzata da tutti".
A cercare di alleviare il dolore del marito, dei figli Daniela e Piero c'erano i fratelli di Brunello (Ivano e Pietro, anche loro molto conosciuti), i nipoti e tutti i parenti più stretti.
Ora Giulietta riposerà accanto alla figlia Michela, tragicamente e prematuramente scomparsa nel '94 a soli 21 anni.